Good - Piero Golia c'era... 2012 © - Gianluca Salvati

lunedì 21 ottobre 2013

Comunione e Liberazione: la compagnia degli "affari loro" a Milano e dintorni - Curzio Maltese | Enrico Cajati, "Natura morta"

[...] La destra blatera di tolleranza zero, ma non si accorge di governare da due decenni la capitale europea della cocaina. Come l'ha definita uno scienziato serio, Silvio Garattini, analisi di laboratorio alla mano: sei milioni di dosi spacciate ogni anno, oltre qindicimila al giorno. Non solo nelle discoteche, ma anche nei ristoranti, negli uffici, per strada.
La Lega è così radicata nel territorio, da armare ronde contro i poveracci, senza accorgersi che chi comanda l'esercito di spacciatori, affitta ai clandestini, traffica in armi e appalti sono i capi della 'ndrangheta. Il severo cattolicesimo ambrosiano, che non manca una messa la domenica, e neppure un affare dal lunedì in poi, finge di non sapere da dove arrivano i capitali per finanziare le imprese, la colata di cemento, la corsa all'oro nella quale sguazzano fra gli altri i compagnucci di Comunione e Liberazione.
Curzio Maltese (LaRepubblica 6/8/2010)

Enrico Cajati, Natura morta, olio su tela

sabato 12 ottobre 2013

Storie dell'altro mondo | Guido Brigli e Rai international | La cricca Codazzi & rete Globovision

Durante il primo mese di lavoro al Codazzi, si presentò in classe un tipo con la telecamera professionale nel bel mezzo di una lezione. Costui era un cameramen della televisione italiana, la vecchia e mai troppo rimpianta Radio Televisione Italiana, Rai. Mi chiese se poteva fare riprese ed io non gli risposi favorevolmente... oddio, proprio non ricordo cosa gli avessi risposto, ma il cameramen non si sentì il benvenuto nella mia classe, infatti non lo era. Allora si affacciò dall'uscio della classe un tipo dal volto oblungo, ben vestito e pettinato, che si presentò come il capo della Giunta Direttiva del Codazzi, Guido Brigli. 

Mi disse che il tipo che si autoinvitava era il cameramen della Rai, rai international, per la precisione. Mi chiese se poteva entrare a fare delle riprese in classe. Non ero ancora molto convinto, ma come potevo rifiutarmi a quello che si presentava come il capo della baracca? Dunque acconsentii, senza sentirmi in dovere di fare gli onori di casa. Quindi ignorai l'addetto che scrutava e registrava col suo apparecchio. Gli alunni fecero altrettanto, continuando a lavorare come se nulla fosse accaduto.
A ripensarci, avrei potuto obiettare che non potevano presentarsi di punto in bianco e che avrebbero dovuto almeno avvisarmi prima. Giusto per stopparli, perché come avrei imparato in seguito, quella gente proprio non aveva idea di cosa fosse il rispetto altrui...
 
Ad ogni modo, cosa cercava di dimostrare quell'emerita testa di cazzo di Guido Brigli? 
Che loro, quelli della cricca Codazzi, oltre ad essere ben vestiti e pettinati, disponevano anche di un certo potere? Stava forse cercando d'impressionarmi, quel burattino incravattato?

Tempo dopo ho scoperto che alcuni elementi della Giunta del Codazzi, meglio conosciuti come escualidos, erano i proprietari della rete televisiva Globovision, tristemente rinomata per aver istigato, nel 2002, i cittadini venezuelani alla sovversione. Da ricerche fatte per risalire al nome del capo di quella televisione, non risulta il nome italiano che conoscevo, per cui credo che il padrone ufficiale sia un volgarissimo prestanome. Il vero proprietario, un'altra faccia di cazzo della cricca Codazzi abita proprio a due passi da Globovision, due centinaia di metri più su della scuola "Agustin Codazzi".

sabato 5 ottobre 2013

Storie dell'altro mondo | La ragazza di Piero Armenti e quei finti sballati degli "hermanitos" | Una favola moderna, El Junkito - Venezuela

Nella prima metà di ottobre del 2005, M mi parlò di una gita a El Junkito, con Piero Armenti, la sua ragazza e il gruppo di amici di quest'ultima: un'insolita accozzaglia di teppistelli dark che lei chiamava affettuosamente "los hermanitos" (i fratellini).
El Junkito si trova su una montagna appena fuori Caracas, credo che il pueblo fosse a più di mille metri d'altezza, infatti lì c'è spesso la nebbia ed è decisamente più fresco che a Caracas. Inoltre, ci sono diversi maneggi, dove si può cavalcare o uscire con i cavalli per fare una passeggiata in montagna.
Procedendo su per le montagne si raggiunge Colonia Tovar, ridente paesino fondato nientemeno che da Agustin Codazzi, geografo puttaniere, con una colonia di circa 150 tedeschi. Colonia Tovar è piuttosto rinomata perché anche sulla montagna la foresta rimane rigogliosa e trovi queste casette in stile tirolese. 
Il gruppo di coloni tedeschi aveva la norma di non mescolarsi agli indigeni: i matrimoni misti erano vietati, e lo sono stati fino alla seconda guerra mondiale.

Agustin Codazzi mentre si dà una rinfrescata

Tornando a M, mi aveva raccontato delle mirabolanti performance della ragazza di Piero Armenti, la quale prima di salire a cavallo si era inciuccata col suo gruppo di finti sballati. Poi era salita a cavallo ed era caduta, planando nel fango: quel giorno, infatti, aveva piovuto. Ma la ragazza di Piero Armenti si era impuntata e voleva per forza risalire a cavallo, così rotolò ancora nel fango.


la ragazza di Piero Armenti dopo l'ennesima caduta

Ad un certo punto "los hermanitos" si proposero di portarla ad un fontana per lavarla e toglierle il fango di dosso. Cosa che fecero come durante un rito collettivo: con grande senso di responsabilità.
Il racconto della gita a El Junkito terminò con "los hermanitos" che ripulita a dovere la ragazza di Piero Armenti, ripresero allegramente ad inciuccarsi per poi andare a cercare reperti ossei nel cimitero dei cavalli, da qualche parte nella foresta.