Good - Piero Golia c'era... 2012 © - Gianluca Salvati
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venerdì 4 luglio 2014

Spazio Arte: mostra collettiva | Sei artisti napoletani

Nell'ottobre 1999, tenemmo una mostra collettiva presso l'associazione Spazio Arte di via Costantinopoli. Non era la prima mostra collettiva che organizzavamo, ma in quell'occasione sembrava dovessimo fare le cose per bene: per la prima volta ci presentavamo come gruppo e lo attestavamo con un pieghevole di fattura assai fine. Il gruppo originario era formato, oltre a me, da Paolo Mamone Capria, Alessandro Papari e Paolo La Motta, cui si aggiungevano Fabiana Minieri, ragazza del Papari e Francesco Verio, figlio d'arte.
C'era già stata un'altra collettiva poco prima delle vacanze estive, ma, benché fossi stato invitato, non vi partecipai.
Paolo Mamone Capria, pittore e teorico del gruppo, nonché valente critico d'arte, per la collettiva di ottobre aveva licenziato un testo di presentazione piuttosto vivace. Il gallerista prese le distanze da quelle affermazioni: "Non mi tirate in mezzo!". E non aveva tutti i torti: quel testo era inedito anche per me che conoscevo il critico già da qualche anno. Ma non mi dispiaceva l'accenno polemico al sistema (massonico) dell'arte contemporanea, dunque lo controfirmavo in toto.


Spazio Arte, collettiva - Sei artisti napoletani

lunedì 16 aprile 2012

Don Luigi Sturzo e la politica italiana | Chiesa & mafia

Non ho molta simpatia per i preti. Sorrido quando sento parlare di preti anarchici. Rabbrividisco quando si parla di preti antimafia. Mafia e Chiesa vanno a braccetto, sono le due facce di una stessa medaglia. 
Non ho mai sentito di una presa di posizione della Chiesa contro i mafiosi, che so una scomunica. Altrettanto dicasi per le varie dittature in cui la Chiesa ha sempre trovato il proprio “spazio”, una su tutte quella argentina della seconda metà degli anni settanta.
Questo è il Paese del Vaticano e i preti ce li propongono in tutte le salse. Non voglio dire che fra di essi non ce ne siano di buoni, ma solo ricordare che l'impunità e l'ipocrisia sono una costante per la Chiesa. Per pochi elementi validi ce n'è un esercito ben asservito e omertoso al giusto grado. 
Inoltre, pur considerando tutto il buono che può esserci in questa istituzione, bisogna ammettere che sovente è il peggio a prevalere: la feccia è più funzionale ai sistemi.
Detto ciò, don Luigi Sturzo risalta dal grigiore della politica italiana del novecento: una figura fuori dall'ordinario. Capace di scelte coraggiose come pochi, dato che a chiacchiere siamo tutti bravi e capaci, ma nei fatti pochi sono all'altezza delle aspettative. 
Don Luigi Sturzo è un vero combattente.

don Luigi Sturzo