Quando ripresi a lavorare nel gennaio 2005, ripresi anche le uscite serali in quel di Caracas. Una Caracas da bere.
Il collega di uscite, Giuseppe Rinaldi, era ritornato dall'Italia più baldanzoso che mai. Baldanzoso è il termine adatto per uno sovrappeso che ami danzare la salsa e gli altri balli latinoamericani... Il bello è che se la cavava piuttosto bene.
Io ero debole e necessitavo ancora di riposo, ma avevo anche bisogno di vedere un po' di vita, dato che ero fresco reduce dal mondo dei morti, o degli spiriti, se preferite.
Fortunatamente avevo ricominciato la scuola di mercoledì, per cui il fine settimana arrivò prima. Giuseppe mi disse che era in contatto con Ruben Zambrano, l'insegnante di educazione motoria del Codazzi. Quel venerdì, infatti, si festeggiava il Dia del maestro e a scuola ci fu il solito brindisi (non essendo riusciti a farmi fuori, mi festeggiavano, quegli infami...).
Al brindisi Giuseppe Rinaldi e il prof di educazione fisica parlarono per tutto il tempo.
Quando ci vedemmo in serata, al solito bar di plaza Chacaito, Giuseppe mi disse che Ruben Zambrano gli aveva scritto un messaggio. Il prof di ginnastica, originario di Merida, era in serie difficoltà: lo assediavano varie femmine e richiedeva il nostro intervento. Più che un messaggio pareva un Sos...
Come potevamo rifiutare?
Terminammo le nostre birre e ci mettemmo in viaggio. Destinazione: Club de la Guardia, zona Paraiso: non poteva esserci luogo migliore per ricominciare a vivere...
Raggiungemmo il nostro collega ancora incolume che ci presentò una carovana di persone. Almeno tre figliole erano di mio gradimento.
Il collega di uscite, Giuseppe Rinaldi, era ritornato dall'Italia più baldanzoso che mai. Baldanzoso è il termine adatto per uno sovrappeso che ami danzare la salsa e gli altri balli latinoamericani... Il bello è che se la cavava piuttosto bene.
Io ero debole e necessitavo ancora di riposo, ma avevo anche bisogno di vedere un po' di vita, dato che ero fresco reduce dal mondo dei morti, o degli spiriti, se preferite.
Fortunatamente avevo ricominciato la scuola di mercoledì, per cui il fine settimana arrivò prima. Giuseppe mi disse che era in contatto con Ruben Zambrano, l'insegnante di educazione motoria del Codazzi. Quel venerdì, infatti, si festeggiava il Dia del maestro e a scuola ci fu il solito brindisi (non essendo riusciti a farmi fuori, mi festeggiavano, quegli infami...).
Al brindisi Giuseppe Rinaldi e il prof di educazione fisica parlarono per tutto il tempo.
Quando ci vedemmo in serata, al solito bar di plaza Chacaito, Giuseppe mi disse che Ruben Zambrano gli aveva scritto un messaggio. Il prof di ginnastica, originario di Merida, era in serie difficoltà: lo assediavano varie femmine e richiedeva il nostro intervento. Più che un messaggio pareva un Sos...
Come potevamo rifiutare?
Terminammo le nostre birre e ci mettemmo in viaggio. Destinazione: Club de la Guardia, zona Paraiso: non poteva esserci luogo migliore per ricominciare a vivere...
Raggiungemmo il nostro collega ancora incolume che ci presentò una carovana di persone. Almeno tre figliole erano di mio gradimento.
Il Club de la Guardia
era una sorta di dopolavoro dell'esercito venezuelano. Era distribuito
su un'area abbastanza grande e si entrava solo per conoscenza. Non mi
dispiaceva perché era per lo più all'aperto, semplice e popolare. La
musica non era chiassosa, e pazienza se c'era solo musica locale. Era un
luogo ideale per chi sapeva ballare i ritmi caraibici.
Il
gruppo di Ruben era situato in una zona che terminava con un cortile.
Sul muro di quel cortile era dipinto a lettere cubitali la scritta "Barinas linda!".
Omaggio al luogo che ha dato i natali al presidente Chavez. Alcune
amiche di Ruben mi fecero un corso accellerato di salsa venezuelana.
Molto istruttivo, anche se sono stato un pessimo allievo.
Ad
un certo punto della serata, me ne andai a fare un giro per il club.
C'erano zone poco illuminate con cespugli e aiuole ed altri spazi
coperti dove la gente ballava. Nel complesso dava l'idea di un luogo
molto frequentato ma tranquillo.
Durante il mio giro di ricognizione vidi, per la prima volta, la nipote di Franco Chirico.
Era il 14 gennaio 2005. La vidi senza conoscerla e senza essere visto in quanto parlava animatamente con una ragazza della comitiva. Una di quelle che mi piacevano, per intenderci. Forse fu proprio per cercarla che vidi la nipote di Franco Chirico, massimo editore del Cammino Neocatecumenale e amico personale di Kiko Arguello, nonché capo-setta della comunità neocatecumenale frequentata dai miei genitori dai primi anni '90.
Durante il mio giro di ricognizione vidi, per la prima volta, la nipote di Franco Chirico.
Era il 14 gennaio 2005. La vidi senza conoscerla e senza essere visto in quanto parlava animatamente con una ragazza della comitiva. Una di quelle che mi piacevano, per intenderci. Forse fu proprio per cercarla che vidi la nipote di Franco Chirico, massimo editore del Cammino Neocatecumenale e amico personale di Kiko Arguello, nonché capo-setta della comunità neocatecumenale frequentata dai miei genitori dai primi anni '90.
Franco Chirico e la cricca Codazzi di Anna Grazia Greco |
Quello del Club della Guardia è stato il primo di 3 incontri certi, che ho avuto con quella troia
della nipote di Franco Chirico. ma non escludo di averla avuta tra i
piedi in diverse altre occasioni, dal momento che aveva frequentato il
Codazzi e abitava a due passi da casa mia...
approfondimento:
Nessun commento:
Posta un commento